Door Academy-Divergent visions 2017/2018, Master Internazionale di Fotografia a Roma.

Skill level: Fotoamatori evoluti/Professionisti

Date: From 23/10/2017 till 04/06/2018

Day(s) of week: Lunedí sera/ tre weekend in date da stabilire (workshop)

Time: Orario lezioni: 19-22,30/ Workshop ore 10-20 (due giorni)

Duration: 8 mesi

Location name: door

Door Academy – Divergent Visions, è un master internazionale specializzato nei moderni linguaggi della fotografia documentaria.

Nella società dell’immagine l’ipervisibilità rende ciechi, insensibili, conformi anche quando non lo siamo. Obbiettivo principale del master è imparare a guardare in una modalità diversa, che si discosti dalle mode e dalle didascalie del reale. Una visione capace di arrivare in profondità attraverso l’evocazione, l’immaginazione e l’indagine.

Il master si terrà presso la sede di door, la durata sarà di otto mesi, da fine ottobre 2017 fino ai primi di giugno 2018. Sarà tenuto da Massimo Mastrorillo/door, fotografo con un’esperienza pluriennale nel campo della didattica (Scuola Romana di Fotografia, LUZ Academy, Leica Academy) e vincitore di diversi premi internazionali e da Pamela Piscicelli/door (visual art, concept, scrittura). Ad arricchire e completare il corso con la loro personale visione ci saranno tre workshop di due giorni con importanti e innovativi autori dello scenario fotografico internazionale: Aleix Plademunt, Bertien Van Manen, Martin Kollar. Il corso diventa così vero e proprio laboratorio creativo di sperimentazione, basato sull’idea che lo sviluppo delle capacità dei singoli individui debba avvenire all’interno di un processo di apprendimento basato sulla condivisione e sulla collaborazione.

Obbiettivi del master:

  • Sviluppare le capacità autoriali e creative, l’approccio tecnico e la consapevolezza degli studenti.
  • Fornire le conoscenze necessarie per operare nel mercato e produrre lavori che rispondano alle richieste dello stesso.
  • Mettere in luce gli aspetti pratici per risolvere eventuali problemi logistici e creativi che un autore può incontrare nella realizzazione di lavori professionali e progetti personali.
  • Apprendere come rendere concettualmente valido il proprio lavoro e sviluppare una personale visione e capacità di lettura, nell’ambito della fotografia documentaria e del fotogiornalismo.
  • Abituare gli studenti ad avere cura della precisione e del dettaglio, nella fase sia realizzativa che di editing e di presentazione dei propri lavori.
  • Insegnare a raccontare delle storie, cercando di mantenere un perfetto equilibrio tra forma e contenuto.
  • Spingere gli allievi a sganciarsi da soluzioni narrative stereotipate.
  • Imparare a utilizzare le immagini come se fossero delle parole, a “vedere” in maniera diversa, usando tutti gli organi di senso e non solo quello della vista.

Il costo del corso è di 1800 euro. Al momento dell’iscrizione bisognerà versare 600 euro, non rimborsabili in caso di rinuncia. Il resto potrà essere saldato attraverso rate bimensili prefissate. È richiesto l’invio di un portfolio di selezione.

Compatibilmente con il numero di iscritti sarà presa in considerazione la partecipazione ai workshops anche per studenti esterni al master, previa selezione e pagamento di una quota da stabilire. In occasione di ogni workshop è previsto un talk con l’autore, aperto al pubblico.

Per Informazioni scrivere a:  

edu@doitoriginalorrenounce.it

info@doitoriginalorrenounce.it

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Biografie Docenti

Massimo Mastrorillo ha lavorato prevalentemente a progetti a lungo termine concentrandosi sulle profonde conseguenze di conflitti e disastri naturali sulla società.

Ha ricevuto diversi premi, tra cui il World Press Photo, il Picture of the Year International, il Best of Photojournalism, il PDN Annual, il Fnac Attenzione Talento Fotografico, l’International Photography Award, l’International Photographer of the Year al 5° Lucie Awards e il Sony World Photography Awards. È stato finalista all’Aftermath Grant 2011. È stato selezionato per il Vevey Images Grant 2015 e 2017 e ha ricevuto la nomination per il Prix Pictet 2009 e 2015.
Attualmente sta lavorando al progetto “Il Mare siamo Noi”, sui beni confiscati alla mafie in Italia.
È stato Talent Manager dell’agenzia LUZ e fondatore e direttore didattico della LUZ Academy.
Da anni è impegnato nella didattica con esperienza pluriennale presso la Scuola Romana di Fotografia, la Leica Akademie e la Door Academy. È stato Leica Ambassador Italia. È uno dei membri e fondatori di door, una factory romana che si occupa di fotografia, educational, talent scouting  e publishing.

Mastrorillo has been working mainly on long term documentary projects, devoting himself to the deep consequences of war and natural disasters and their aftermaths on society.

His major awards include: the World Press Photo, the Pictures of the Year International (POYi) and the Best of Photojournalism (Magazine Photographer of the Year), FNAC “Attenzione Talento Fotografico”, the PDN Photo Annual, the International Photographer of the Year at the 5th Annual Lucie Awards, the Sony World Photography Awards, the Aftermath Grant (finalist, 2011). He was nominated for the Prix Pictet 2009 “Earth” and 2015 “Disorder” and shortlisted for the Vevey Images Grant 2015 and 2017.

Currently Mastrorillo is working on his next project “Il Mare siamo Noi” (The Sea is Us) about the assets seized or confiscated to mafia organizations in Italy.

He was Talent Manager at LUZ, one of the main photo agencies in Italy and founder of the Luz Academy, a school of photography where he was director of studies and teacher. He has been teaching for several years at the Scuola Romana di fotografia, the Leica Akademie and the Door Academy. He was a Leica Ambassador. Mastrorillo is a member and one of the founders of door a Roman factory working with photography, visual art and publishing.

 

www.massimomastrorillo.com

 

http://blog.photoeye.com/2016/04/book-review-aliqual.html

https://www.yet-magazine.com/post/aliqual

http://www.landscapestories.net/bookreview-14-massimo-mastrorillo-aliqual?lang=it

http://fotografiamagazine.com/aliqual-massimo-mastrorillo/

 

 

Aleix Plademunt nel 2000 ha studiato ingegneria presso l’UdG e nel 2003 si è laureato in fotografia presso l’UPC di Barcellona. Negli anni successivi ha lavorato intensamente a diversi progetti fotografici tra cui: Espacios Comunes (2005), Espectadores (2006), Nada (2007), DubaiLand (2008), All (2009), Small Dreams (2009), Movimientos de Suelo (2010), Almost There (2013). Nel 2006 ha cominciato a collaborare con Olivier Waltman (Parigi). Nel 2011, insieme al fotografo Roger Guaus e Juan Diego Valera ha fondato la casa editrice Ca l’Isidret Edicions con lo scopo di pubblicare i rispettivi progetti. Dal 2003 a oggi ha esposto in circa quaranta mostre collettive e venti mostre individuali in giro per il mondo. In particolare il suo progetto Almost There è stato esposto a Le Bal (Parigi) e presso l’IMA Gallery di Tokyo insieme ai lavori di Antonio Xoubanova, Oscar Monzon e Ricardo Cases.

 

Aleix Plademunt in 2000  studied technical engineering at UdG and in 2003  received a degree in photography from UPC, Barcelona. During the subsequent years he has worked ceaselessly on myriad personal photographic projects. Some of the highlights of these are Espacios Comunes (2005), Espectadores (2006), Nada (2007), DubaiLand (2008), All (2009), Small Dreams (2009), Movimientos de Suelo (2010), Almost There (2013).

In 2006 he began his collaboration with Olivier Waltman (Paris). In 2011, together with the photographers Roger Guaus and Juan Diego Valera, he founded an editorial project called Ca l’Isidret Edicions to publish their own work. Since 2003, he has featured in over forty group shows and twenty individual exhibitions, highlighting Almost There exhibition at the Le Bal’s (Paris) and IMA Gallery (Tokyo) together with Antonio Xoubanova, Óscar Monzón and Ricardo Cases work.

http://www.aleixplademunt.com/

http://www.landscapestories.net/interviews/90-2015-aleix-plademunt?lang=it

http://www.fotografiaeuropea.it/fe2017/mostra/aleix-plademunt/

almostthere_borjabagunya

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Bertien Van Manen  ha cominciato ad occuparsi di fotografia quasi per caso, fotografando i propri figli con una vecchia macchina fotografica.  Non appena il suo lavoro ha cominciato a divenire più conosciuto, ha iniziato a lavorare nel mondo della moda. Nel 1977, stanca di questo ambiente e attratta dalla fotografia documentaria di autori come Robert Frank e Josef Koudelka, ha cercato di approfondire la relazione tra lei e i suoi soggetti, sviluppando una crescente intimità e uno stile fotografico estremamente personale e spontaneo. È rappresentata dalla galleria Yancey Richardson a NYC e San Francisco, la Robert Morat Galerie a Berlino e la In Camera Galerie a Parigi. Le sue opere sono entrate a far parte di collezioni museali internazionali tra le quali quelle del MOMA, della George Eastman House, dello Stedelijk Museum, del Fotomuseum Wintertur e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Gli ultimi quattro dei suoi libri  (Let’s sit down before we go, Easter and Oak Trees, Noonshine, Beyond Maps and Atlases) sono stati stampati da Mack Books. Con la stessa casa editrice sta per uscire “Will Be Wolf”.

Bertien Van Manen, rolled into photography almost by accident, taking pictures of her children with an old camera. As her work became more public she was soon drafted into the world of fashion photography. In 1977 she tired of the industry, and on discovering the documentary photography of Robert Frank and Josef Koudelka, van Manen began to explore the developing relationship between herself and her subjects, keeping a closeness and developing a personal, organic style of photography. She is represented by Yancey Richardson Gallery  in NYC and San Francisco,  Robert Morat Galerie in Berlin and In Camera Galerie in Paris. Some of her pictures are now part of some of the most important musuem collections (Moma, George Eastman House, Stedelijk Museum. Fotomuseum Wintertur, Maison Européenne de la Photographie). Her last four books ((Let’s sit down before we go, Easter and Oak Trees, Noonshine, Beyond Maps and Atlases) were published by Mack Books. Her next book, “Will Be Wolf”, will be published soon by the same publisher.

http://www.bertienvanmanen.nl/

 

http://time.com/3784650/bertien-van-manen-lets-sit-down-before-we-go/#1

http://www.bertienvanmanen.nl/documents/120323FOAM.pdf

http://walkyourcamera.com/moonshine-a-conversation-with-bertien-van-manen/

http://time.com/3810112/30-years-in-appalachia-moving-beyond-the-hillbilly-cliches/#3

http://www.1000wordsmag.com/bertien-van-manen/

http://blog.photoeye.com/2016/02/book-review-beyond-maps-and-atlases.html?platform=hootsuite

http://www.americansuburbx.com/2016/04/bertien-van-mannens-edges-of-cartographic-reason.html?mc_cid=717a2dd148

https://vimeo.com/8911611

https://vimeo.com/92920804

 

 

 

Martin Kollar (1971) è nato a Zilina, Repubblica Slovacca e ha studiato presso la Facoltà di Cinema dell’Academy of Performing Arts di Bratislava. Ha lavorato come fotografo e cineasta freelance dal momento in cui ha conseguito la laurea.

Ha ricevuto diversi premi e grant internazionali tra cui il Prix Elysee e l’Oscar Barnack Award. I suoi lavori sono stati esposti in luoghi prestigiosi come il Brooklyn Museum, la Slovak National Gallery (Bratislava), la Martin-Gropius-Bau di Berlino, il Tel Aviv museum of art and il Musee Elysee (Lausanne).

Tra i suoi libri: Nothing Special (2008), Cahier (2011) Field Trip (MACK, 2013) Catalogue (Slovak National Gallery, 2015) Provisional arrangement (Mack/ Musee Elyse 2016).

Come cineasta ha lavorato a diversi cortometraggi tra cui KOZA (2015), VELVET TERRORISTS (2013), COOKING HISTORY (2009), 66 SEASONS (2003). Ha fatto il suo debutto come regista con il film 5 OCTOBER (2016), dedicato a suo fratello.

 

Martin Kollar (1971) born in Zilina in Czechoslovakia (now Slovak Republic), studied at the Academy of Performing Arts Bratislava, the Film faculty, camera department. He has been working as a freelance photographer and cinematographer since he has been graduated there.
He has received several grants and awards, including the Prix Elysee and Oscar Barnack Award. His work has been exhibited across the world, including Brooklyn Museum, the Slovak National Gallery (Bratislava), Martin-Gropius-Bau, Berlin, Germany, Tel Aviv museum of art and Musee Elysee (Lausanne).
His previous books include, Nothing Special (2008), Cahier (2011) Field Trip (MACK, 2013) Catalogue (Slovak National Gallery, 2015) Provisional arrangement (Mack/ Musee Elyse 2016)

As a cinematographer, Martin has worked on a number of films, including KOZA (2015), VELVET TERRORISTS (2013), COOKING HISTORY (2009), 66 SEASONS (2003) and others. He made his directorial feature debut – 5 OCTOBER (2016).

http://www.martinkollar.com/

 

http://myartguides.com/posts/interviews/a-terrible-beauty-is-born-a-conversation-with-martin-kollar/

http://www.leica-oskar-barnack-award.com/en/information/insights/interview-martin-kollar.html

http://designisso.com/hu/2016/01/06/interview-martin-kollar/

http://www.americansuburbx.com/2016/12/martin-kollar-the-post-soviet-cinematic-detail.html

https://www.aint-bad.com/article/2013/04/03/martin-kollar/

https://www.youtube.com/watch?v=EeZVy0cXTfw

 

 

 

 

Location address: Via del Commercio, 12, Roma, RM, Italia